Osteoporosi post traumatica morbo di sudek

La osteoporosi post-traumatica, nota anche come malattia di Sudek o algodistrofia, è una condizione che si sviluppa in seguito a traumi, anche lievi o banali, e porta a un processo localizzato di demineralizzazione ossea.

Sintomi principali

La malattia è spesso complicata dalla comparsa di una algoneurodistrofia, una sindrome dolorosa e invalidante, caratterizzata da:

  • Impotenza funzionale dell’arto colpito
  • Grave limitazione dei movimenti articolari
  • Alterazioni vasomotorie (come variazioni di temperatura e colorito)
  • Disturbi neurotrofici (alterazioni cutanee, sudorazione, atrofia)

Questi sintomi possono compromettere in modo significativo la qualità di vita del paziente.

Come si sviluppa

Il meccanismo patogenetico più accreditato coinvolge un danno vascolare o un’alterazione neurovegetativa. In pratica, si verifica una disfunzione nella trasmissione degli impulsi tra nervi sensoriali, motori e simpatici, che causa:

  • Spasmi muscolari
  • Dolore intenso
  • Alterazioni della circolazione locale

Questi cambiamenti inizialmente funzionali possono evolvere in alterazioni strutturali, con iperattività degli osteoclasti (le cellule che riassorbono osso), compromettendo l’equilibrio calcio-fosforo e favorendo la perdita di tessuto osseo.

L’immobilizzazione dell’arto dovuta al dolore peggiora ulteriormente la demineralizzazione.

Stadi evolutivi della malattia

La sindrome di Sudek evolve generalmente in tre fasi:

  1. Fase traumatica → edema, gonfiore, dolore acuto
  2. Fase distrofica → vasocostrizione, alterazioni circolatorie
  3. Fase atrofica → demineralizzazione ossea evidente

Diagnosi

Per diagnosticare la malattia si utilizzano diverse tecniche:

  • Radiografia: evidenzia una tipica porosi “a chiazze” dell’osso
  • MOC (densitometria ossea): mostra valori inferiori alla norma
  • Scintigrafia ossea: rivela un’aumentata attività metabolica nell’area colpita

Trattamento

La terapia della sindrome di Sudek è multidisciplinare e può includere:

  • Fisiokinesiterapia (FKT) per recuperare mobilità e funzionalità
  • Blocco del sistema simpatico (mediante tecniche anestesiologiche) per alleviare il dolore e migliorare la vascolarizzazione
  • Somministrazione di calcitonina per rallentare la demineralizzazione ossea

L’ossigenoterapia iperbarica (OTI) nella malattia di Sudek

L’ossigenoterapia iperbarica è una risorsa terapeutica sempre più utilizzata nei casi di osteoporosi post-traumatica grazie ai suoi effetti multipli:

  • Migliora la circolazione locale, riducendo la stasi venosa e l’edema
  • Stimola i processi di rimineralizzazione ossea, anche grazie all’effetto barico
  • Ha un’importante azione antidolorifica rapida e duratura
  • Favorisce il ripristino della densità ossea, come dimostrato da esami mineralometrici

Conclusioni

La sindrome di Sudek è una patologia complessa ma trattabile, soprattutto se riconosciuta nelle fasi iniziali. Un approccio integrato che combina terapia fisica, farmaci mirati e ossigenoterapia iperbarica può offrire un netto miglioramento della sintomatologia e della funzionalità articolare.

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