E’ stata pubblicata questa interessante revisione sistematica e meta-analisi dal titolo “Effetto della ossigeno terapia iperbarica (OTI) sui sintomi non motori nei pazienti con malattia di Parkinson”. (Fonte: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/39763449/)
Questo studio rappresenta un contributo rilevante nell’esplorazione dell’ossigeno terapia iperbarica (OTI) come opzione terapeutica per i pazienti con malattia di Parkinson, soprattutto per quanto riguarda i sintomi non motori.
Punti Chiave della Revisione e Meta-Analisi
- Sintomi non motori migliorati:
- Ansia e depressione (Hamilton Anxiety Scale e Hamilton Depression Scale).
- Funzioni cognitive (Montreal Cognitive Assessment e Mini-Mental State Examination).
- Disturbi del sonno (Parkinson’s Disease Sleep Scale, Pittsburgh Sleep Quality Index, efficienza e tempo totale di sonno).
- Capacità di deglutizione (Kubota’s Drinking Water Test).
- Effetti sui sintomi motori:
- Miglioramenti nella Unified Parkinson’s Disease Rating Scale Parte III (UPDRS III), che suggeriscono benefici anche sulle funzioni motorie.
- Sicurezza:
- Pur essendo generalmente considerata sicura, il mancato riferimento agli eventi avversi o effetti a lungo termine sottolinea la necessità di approfondimenti.
- Standardizzazione:
- Le differenze nei protocolli OTI rappresentano un limite significativo per l’applicazione clinica su larga scala.
Prospettive Pratiche
- Rilevanza clinica:
- L’OTI potrebbe rappresentare una terapia complementare promettente per i sintomi non motori, che spesso hanno un impatto maggiore sulla qualità della vita rispetto ai sintomi motori.
- Necessità di studi ulteriori:
- L’adozione di protocolli uniformi e rigorosi potrebbe migliorare l’affidabilità e la generalizzazione dei risultati.
- È importante determinare se gli effetti positivi osservati siano sostenibili nel lungo termine.
Considerazioni e Implicazioni
- Benefici:
- L’OTI sembra avere un potenziale effetto neuroprotettivo, migliorando i sintomi neuropsichiatrici, cognitivi e di qualità del sonno.
- È necessario continuare a investigare i benefici su aspetti motori, dato che alcune evidenze suggeriscono effetti positivi accidentali.
- Limiti metodologici:
- Le differenze nei protocolli sperimentali sollevano dubbi sulla coerenza dei risultati.
- La mancanza di un’analisi sugli effetti collaterali e sulla sicurezza a lungo termine rappresenta un vuoto nella letteratura attuale.
- Applicazioni future:
- Standardizzare i protocolli OTI.
- Effettuare studi a lungo termine con disegni randomizzati controllati.
- Esaminare l’interazione tra OTI e altre terapie tradizionali per la gestione del Parkinson.
Si può concludere che questa revisione sistematica suggerisce che l’OTI potrebbe essere una frontiera emergente nella gestione della malattia di Parkinson, con un potenziale terapeutico per migliorare i sintomi non motori e, in parte, anche motori. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi rigorosi per consolidare queste evidenze e per definire linee guida chiare sull’uso dell’OTI nella pratica clinica.
Questo studio rappresenta un contributo rilevante nell’esplorazione dell’ossigeno terapia iperbarica (OTI) come opzione terapeutica per i pazienti con malattia di Parkinson, soprattutto per quanto riguarda i sintomi non motori.

