Actinomicosi

L’actinomicosi è un’infezione rara e cronica, causata principalmente da Actinomyces israelii, un batterio gram-positivo anaerobio che vive normalmente nel cavo orale come saprofita. Anche se presenta alcune caratteristiche simili ai funghi, si tratta a tutti gli effetti di un batterio.

Come si sviluppa?
L’infezione ha origine endogena, ovvero dallo stesso organismo, in seguito a:

  • Traumi locali
  • Trattamenti odontoiatrici
  • Interventi chirurgici
  • Infezioni preesistenti

L’Actinomyces può penetrare nei tessuti e provocare una risposta infiammatoria cronica, con formazione di fistole, granulomi e presenza di caratteristici granuli giallastri (simili allo zolfo) nel pus.

Localizzazioni più comuni:

  • Cervico-facciale
  • Toraco-polmonare
  • Addominale
  • Disseminata (diffusa in più organi)

Diagnosi
Non esistono test sierologici affidabili. La diagnosi si basa sull’esame microscopico e colturale del pus.

Trattamento
Antibioticoterapia ad alte dosi e per lunghi periodi ma in molti casi, è necessario un intervento chirurgico (drenaggio o asportazione).

Nelle forme più complesse (toraco-polmonare, addominale e disseminata), l’OTI rappresenta un supporto terapeutico efficace grazie a:

  • Effetto antibatterico diretto (contro microrganismi anaerobi)
  • Stimolazione dell’attività dei fagociti (contro batteri aerobi)
  • Azione pro-riparativa dei tessuti
  • Supporto pre e post-operatorio in caso di chirurgia

Al CEMSI, l’ossigenoterapia iperbarica viene integrata nei percorsi di cura per l’actinomicosi in collaborazione con specialisti esperti.

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