Le radiazioni ionizzanti sono particelle o onde ad alta energia utilizzate in ambito medico, in particolare nella radioterapia oncologica. Agiscono trasferendo energia ai tessuti con cui entrano in contatto, ma possono causare danni biologici, soprattutto in caso di dosi elevate o trattamenti prolungati.
Quali tipi di danni possono causare le radiazioni?
I danni da radiazioni si classificano in base alla loro natura e alla persona colpita:
- Danni genetici: colpiscono la progenie del soggetto esposto
- Danni somatici: colpiscono direttamente l’organismo irradiato
Inoltre, possono essere:
- Stocastici: si manifestano in modo casuale, senza una soglia minima (es. leucemie, tumori solidi)
- Deterministici: si manifestano sopra una dose soglia, con gravità crescente all’aumentare della dose
Danni deterministici: i più gravi
Tra le complicanze più serie e frequenti della radioterapia troviamo:
Osteoradionecrosi
Distruzione del tessuto osseo a seguito dell’irradiazione, spesso localizzata a livello mandibolare o pelvico. È causata dalla perdita della vascolarizzazione e dalla mancata capacità rigenerativa dell’osso irradiato.
Radionecrosi dei tessuti molli
Coinvolge pelle, mucose, muscoli e tessuti sottocutanei. Provoca ulcerazioni, necrosi e infezioni croniche resistenti alle cure convenzionali.
Mielite da radiazioni
Forma rara di danno al midollo spinale, che può comparire anche a distanza di mesi dalla fine della radioterapia (in media dopo un anno). I sintomi includono:
- Dolori e parestesie
- Debolezza muscolare
- Incontinenza urinaria o fecale
- Paralisi parziale o completa, in base al livello della lesione
Enterite e Proctite attinica
Infiammazione dell’intestino tenue e del retto. Possono manifestarsi con diarrea cronica, dolore addominale, sanguinamento rettale e, nei casi più gravi, formazione di fistole o stenosi intestinali.
Cistite da radiazioni
Irritazione della vescica urinaria, con ematuria (sangue nelle urine), bruciore, tenesmo e in casi avanzati, distruzione della parete vescicale con formazione di fistole retto-vaginali o vescico-vaginali.
Perché si verificano queste complicanze?
Le lesioni da radiazioni sono il risultato di un processo complesso che coinvolge:
- Riduzione della vascolarizzazione locale
- Ipossia tissutale (mancanza di ossigeno)
- Arresto dei processi rigenerativi
Questi effetti sono spesso localizzati nelle aree trattate con radioterapia e possono aggravarsi nel tempo.
Il ruolo dell’Ossigenoterapia Iperbarica (OTI) nel trattamento delle radiolesioni
L’ossigenoterapia iperbarica (OTI) è una tecnica avanzata che prevede l’inalazione di ossigeno puro a pressioni superiori a quella atmosferica. È particolarmente efficace nel trattamento delle complicanze da radiazioni grazie ai seguenti effetti:
- Migliora l’ossigenazione dei tessuti danneggiati
- Stimola la neoangiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni)
- Rinforza la funzione antibatterica dei macrofagi
- Riattiva i processi riparativi tissutali
Conclusione
Le complicanze da radiazioni, seppur rare, possono compromettere gravemente la qualità di vita del paziente. Riconoscere precocemente i sintomi e intervenire con trattamenti mirati — come l’Ossigenoterapia Iperbarica — è fondamentale per controllare la progressione della patologia e migliorare la prognosi funzionale.
